Recensione del film Licorice Pizza

In amore vince chi fugge? Paul Thomas Anderson in Licorice Pizza ci dice di no.

La pellicola, che segna il ritorno del regista dopo cinque anni di distanza dal Il Filo Nascosto, è una dolce storia di formazione che racconta il continuo gioco di scoperta, fuga e riavvicinamento sentimentale di due giovani, Alana Kane (Alana Haim delle Haim) di 25 anni e Gary Valentine (Cooper Hoffman) di 15, che si incontrano, si piacciono, si innamorano e poi vengono sfidati dalle intemperie della vita. La loro relazione sboccia lentamente, attraversando vari episodi anche divertenti, lungo tanti scenari della California, tra il 1969 e la crisi del gas del ’73, e come collante il sogno americano.

La relazione tra Gary e Alana resta sempre centrale e noi spettatori ci commuoviamo per la dolcezza degli eventi, combattendo come i due protagonisti alle differenze di età, interessi, carattere.

Le scene più belle sono le corse dei protagonisti proprio a dimostrarci che fuggire in amore è il comportamento peggiore. I due ragazzi corrono per incontrarsi, perdonarsi, avvicinarsi, aiutarsi. La corsa non è una fuga ma un urlo “Arrivo, eccomi, sono qui per te, il più velocemente possibile”.

Il film è un movimento continuo: Gary e Alana sono sempre in corsa e spesso sono troppo concentrati su loro stessi per capire qual è la realtà dei fatti. I due protagonisti corrono per i propri interessi: Gary per uscire dall’età adulta, Alana per trovare un posto nel mondo. Ma i momenti migliori sono quando corrono insieme o l’uno verso l’altro.

Il film è semplice, i personaggi simpatici, le scene colorate, gli attori bravi, anche gli “adulti” (Bradley Cooper, Sean Penn e Tom Waits) nel rappresentare personaggi egoriferiti e un po’ pazzi.

Il film ci dice che i sentimenti, anche se differenti, anche se nascosti e maltrattati, rifioriscono sempre. La strada per la felicità è piena di ostacoli, spesso messi da noi stessi, e Gary e Alana, come noi, la percorrono sempre di corsa, in mille direzioni, a volte insieme, a volte da soli, capendo alla fine qual è il modo migliore per calmare questa corsa.

So Run baby run baby run baby run

Baby run

Autore dell'articolo: Redazione

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